13 maggio 2012

Un milione di scarpe

Oggi, che è la festa della mamma, e mi sono confrontata con tante differenti generazioni di mamme, mi fa piacere tornare con la memoria ad un dialogo avuto con il mio padre spirituale tanti anni fa. Ricordo che gli stavo dicendo che non vedevo l'ora di arrivare..... e lui mi interruppe commentando "ma benedetta ragazza, arrivare dove? secondo te si arriva davvero da qualche parte, se non per ripartire di nuovo?" Oggi, che sono sia figlia che mamma, sia allieva che maestra, sia amata che amante, mi ricordo di quelle parole con grande gioia. Penso davvero che avesse ragione lui. Tutti noi veniamo su questa Terra per fare un particolare percorso, che è solo nostro. E quasi tutti noi, alla fine della nostra incarnazione, potremmo, guardando indietro, perdere il conto delle scarpe che abbiamo consumato.Ovviamente intendo sia scarpe reali che immaginarie, perchè la vita è movimento e se siamo vivi ci muoviamo, in senso fisico, ma anche in senso lato...ogni volta verso un nuovo obiettivo, ogni volta verso una nuova scoperta, ogni volta verso un nuovo livello di consapevolezza, finendo per consumare molte scarpe. Così sto facendo io e così hanno fatto mia madre prima di me e sua madre prima di lei....Tutto ciò che incontriamo nella vita, infatti, sia esso motivo di gioia, o da noi visto come doloroso, non serve ad altro che a farci andare avanti lungo il nostro sentiero, un passo dopo l'altro........ per realizzare il nostro scopo. Magari, a volte, siamo così presi dall'idea di dover arrivare da qualche parte che camminiamo in fretta, ci stanchiamo, ci fermiamo indispettiti, ci rialziamo, prendiamo la rincorsa, ci viene voglia di mollare tutto ma poi ripartiamo. Magari, in certi casi, proprio non sappiamo che pesci pigliare. Magari qualche volta ci scordiamo di stare attenti al sentiero perchè guardiamo solo avanti, oppure continuiamo senza sosta a voltarci indietro.... ma il vero rapimento, la vera bellezza, la vera gioia, li incontriamo solo quando riusciamo a radicarci nel presente e a goderci, in ogni punto del percorso, esattamente dove siamo, come siamo, con chi siamo, oppure, se sentiamo che ciò non è possibile, ci riscopriamo finalmente liberi di cambiare tutto, se ciò che vediamo non risuona con la nostra anima, con la nostra Essenza più profonda..... Ebbene, il mio augurio, per ognuno di voi, è che riesca a consumare fino in fondo il paio di scarpe che ha in questo momento, godendosi ogni più piccolo dettaglio del viaggio, perchè credo che alla fine non ci importerà davvero quale sia stata la nostra meta, quante volte l'avremo cambiata o se davvero l'avremo raggiunta, ma quanto avremo saputo trarre da ogni singolo passo...


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