17 luglio 2012

CREATORI


Quando la vita che stiamo vivendo ci appare essere tutto il contrario di ciò che desideriamo è comunque sempre difficile per la maggior parte di noi, evitare di cercare colpe all'esterno e guardarsi dentro...... e' complicato ascoltare la propria essenza che grida, al punto che spesso scegliamo di smettere di sentirla....E' difficile, per molte persone, dar retta a quella voce interiore che chiede di fermarsi, di cambiare rotta, di stravolgere le proprie illusioni per non morire.... ecco perchè alcuni, di fronte a questo tipo di chiamata scelgono di resistere e lentamente soccombono, sotto il peso di una vita che di vita non ha nemmeno l'aroma artificiale... e trattenendo dentro rabbia e dolore contro il mondo, perchè non gli ha donato una vita diversa, così inconsapevoli che nemmeno immaginano che la vita la creiamo ogni istante con i nostri pensieri.
Mi sono ritrovata anche io in questa situazione....
Continuavo a cercare le colpe fuori, in un destino avverso e infelice...
Continuavo a crearmi alibi e scappare sempre più lontano da me...
Finchè la vita non mi ha fermata con un impattto talmente brusco da togliermi il fiato...
Allora ho sentito la chiamata molto forte e chiara e ho iniziato un nuovo cammino...
Mi sono resa conto che tutta la nostra realtà è frutto dei nostri pensieri.
Come recita un celebre verso del vangelo, infatti, è proprio vero che "dai frutti conosceremo l'albero".
Così, allo stesso modo, se ci facciamo un pò di attenzione, da tutto ciò che si materializza nella nostra realtà in ogni istante abbiamo modo di riconoscere ogni giorno quali sono i nostri pensieri, dove si orientano, in che cosa ci aiutano e in che cosa finiscono per bloccarci.
E una volta che li abbiamo identificati abbiamo anche il potere di cambiarli perchè, come mette bene in evidenza il nuovo libro di Neale Donald Walsh "La tempesta prima della calma":
NOI NON SIAMO VITTIME, BENSI' CREATORI;
NON POSSIAMO FARE NESSUN CAMBIAMENTO MANTENENDO I COMPORTAMENTI GIA' UTILIZZATI IN PRECEDENZA;
NON C'E' NESSUNA COLPA DA ADDOSSARCI SULLE SPALLE, BENSI' DOBBIAMO TUTTI ASSUMERE IL CONTROLLO E LA RESPONSABILITA' DELLA NOSTRA ESISTENZA...
Ogni giorno abbiamo a disposizione il libero arbitrio, possiamo decidere cosa pensare e quindi cosa realizzare nella nostra vita, perchè l'Universo è governato da semplici leggi, la prima delle quali è che  IL PENSIERO CREA.
Avere chiaro su cosa si soffermano i nostri pensieri è quindi di importanza fondamentale, affinchè impariamo a desiderare, a concentrarci, a essere ciò che vogliamo veramente essere e non qualcosa che sia frutto di esperienze passate, di conclusioni o convinzioni magari limitanti, dei desideri di qualcun'altro...ecc.
Focalizzare i nostri pensieri sull'Anima, imparare, per così dire "a desiderare i desideri che l'Amore avrebbe per noi", espandere la nostra Consapevolezza restando nel momento presente ci consentiranno di vivere al meglio la nostra vita, continuando a godere di questo meraviglioso viaggio che stiamo facendo sulla Terra, godendo ogni parte del viaggio stesso fin nel più piccolo dettaglio, accettando che in fondo non si arriva mai da nessuna parte... perchè arrivare significherebbe morire...
Ma la morte non esiste.
E' solo un'illusione che ricopre un cambiamento...
Quindi, per tornare al punto di partenza, non c'è mai un valido motivo per bestemmiare contro la vita, quando essa non è come vorremmo; tutto ciò che dobbiamo fare è riallinearci con la nostra vera Essenza, che sa sempre cosa è meglio per noi, al di là di qualunque pensiero limitante o di qualunque squilibrio nel nostro sistema energetico.
Non c'è mai un motivo valido per essere ostili con il nostro prossimo, con noi stessi o con qualunque creatura, anche se difendersi è lecito e anzi doveroso.....
Smettiamo di nasconderci dietro una maschera...
Smettiamo di mettere a tacere quella vocina che sempre ci canta dentro nella speranza che la ascoltiamo, una buona volta, e cominciamo a vivere, a sorridere, a respirare...
Amiamoci abbastanza da vivere, invece di accontentarci di "tirare avanti"...

6 luglio 2012

Lenti colorate

Che siano rosa, lilla o grigio fumo, tutti noi, se non siamo dotati di particolare autoconsapevolezza, indossiamo una sorta di lenti colorate attraverso le quali vediamo la realtà, non per come essa e', bensì sulla base dei nostri condizionamenti. In base a ciò che ho vissuto, alle esperienze che ho fatto, e agli eventi più o meno traumatici di cui e' stata costellata la mia infanzia, avrò occhiali differenti e non riuscirò a vedere ne le persone ne i nuovi eventi quotidiani per come sono, se non mi libero della mia "storia personale". Se per esempio sono cresciuto in un clima aggressivo, dove venivo castrato e giudicato in tutto ciò che facevo, molto probabilmente il mio modo di vedere il mondo sarà influenzato da questo. Penserò che gli altri sono pronti a minacciarmi e a criticarmi, vedrò ogni gesto, anche quelli gentili, come una provocazione che mi procurerà uno stato ansioso indotto da pensieri diffidenti, come ad esempio: "E perché sei gentile ora? Cosa vuoi veramente ottenere? Mi giudichi allora incapace di fare da solo? ecc." Probabilmente, se fossi reduce da una storia particolarmente complessa, potrei aggredire gli altri per difesa, non rendendomi affatto conto che magari non sono per nulla minacciato nel presente, anche se può essere successo nel passato. Il punto sta proprio qui. Per vivere a pieno la mia vita devo essere in grado di de-condizionarmi e liberarmi dalla morsa delle esperienze passate. Questo e' possibile quando riesco a prendere coscienza della "mia" personale "visione distorta" della realtà perché allora posso cambiarla. Quanto riesco a diventare auto-consapevole influenza profondamente la mia consapevolezza degli altri e degli eventi e mi offre l'occasione di gestire al meglio ogni esperienza, nel qui e ora. Un percorso di coaching aiuta le persone ad aumentare la loro consapevolezza e il senso della responsabilità degli eventi perché riconosce all'individuo il suo vero valore e la sua capacita di autogestirsi. Il coaching e il coaching di se stessi portano ad eliminare i propri ostacoli interni che possono essere tutti riassunti sotto la stessa voce: "PAURA". Sia essa la paura del fallimento, del giudizio, di non essere accettati, del tradimento o dell'abbandono, spesso questa "paura" si trasforma in pensieri e reazioni limitanti, che ci congelano in una condizione molto diversa da quella che desideriamo. Non ha importanza se la paura deriva da fattori interni o esterni. Non ha neppure importanza risalire al trauma originario che ci ha fatto sviluppare determinate convinzioni o conclusioni. Se non riconosciamo cosa ci condiziona esso ci blocca e ci tiene ingabbiati in un esistenza molto al di sotto di quella che meritiamo. Ma in ogni percorso di coaching, di sviluppo personale e di cambiamento dobbiamo passare per quattro fasi definite.
1 riconoscere che e' in atto un determinato comportamento o atteggiamento.
2 accettare che si tratta di una reazione condizionata.
3 essere disposti ad abbandonare il comportamento o atteggiamento.
4 abbandonare consapevolmente il comportamento o l'abitudine che non ci sono vantaggiosi.
Per muovere i primi passi nella direzione di aumentare la nostra consapevolezza può essere utilissimo farci alcune domande semplicissime, che hanno il duplice scopo di fermare il flusso dei pensieri inconsapevoli e di indagare ciò che sta realmente succedendo nel qui ed ora del nostro comportamento/azione:
1 da dove viene questo pensiero/azione/reazione/sensazione?
2 e' una mia scelta oppure arriva da qualcun'altro/dall'esempio di qualcuno che per me e' influente, da norme, precetti, regole imposte dai miei genitori/insegnanti/guide religiose?
3 e' vero oppure e' una mia conclusione/supposizione/convinzione?
Ciò che non riconosciamo ci tiene imprigionati... Per questo e' bene riuscire a vedere che occhiali abbiamo addosso, che colore hanno le lenti con cui guardiamo il mondo. Solo così avremo la libertà di DECIDERE se tenerle o cambiarle.
Liberamente tratto dalla lettura di " Coaching" di John Whitmore.